Consiste nella sostituzione della testa omerale e della glenoide scapolare con componenti protesiche in titanio,che riproducono l’anatomia e soprattutto ripristinano la funzione articolare scapolo-omerale.
L’impianto di queste protesi – oggi sempre più affidabili – viene eseguito nei casi di artrosi o di artrite reumatoide della spalla. L’artrosi di spalla, a parte le forme cosiddette idiopatiche – cioè con patogenesi ignota – è dovuta agli esiti di traumi (fratture di omero o della glenoide scapolare), oppure agli esiti di rottura completa inveterata dei tendini della cuffia dei rotatori.
In quest’ultima patologia,si ricorre alla protesi totale inversa della spalla,che è un vero gioiello di biotecnologia sanitaria,in quanto consente l’articolarità della spalla nonostante la distruzione della cuffia dei rotatori. In questi casi il movimento avviene grazie al muscolo deltoide. Attualmente, il Prof. Savarese esegue mediamente 55 protesi di spalla ogni anno.